La Fassona è una razza autoctona del Piemonte di origini antichissime, oggi allevata con metodi tradizionali a fieno e cereali.
A partire dall’800 ha intrapreso “involontariamente” una strada cruciale che l’ha fortemente caratterizzata: in alcuni esemplari dell’Alta Langa è avvenuta una mutazione genetica spontanea che ha decretato lo sviluppo dell’ipertrofia muscolare.
Cosa significa, vi starete chiedendo.
L’ipertrofia muscolare è uno sviluppo anomalo delle fibre muscolari dell’animale (in sostanza si tratta di un accrescimento muscolare dovuto all’aumento del numero delle fibre e non al loro diametro).
Questa peculiarità conferisce un altissimo profilo qualitativo a questa razza, parliamo di resa al macello ma anche di proprietà gustative e nutrizionali. L’assenza di tessuti connettivi e il grasso intramuscolare rendono la sua carni tenera e compatta, gustosa e oltrettutto con un livello basso di colesterolo (la carne Fassona è una carne magra).
Il termine “Fassona” deriva proprio da qui, da un termine francese che indica le fasce muscolari, poi filtrato dal dialetto piemontese, “fasun”, quindi Fassona.