Con Gino, che è davvero un’anima buona, parliamo anche di cambiamento.
“Mio figlio Andrea ha contribuito ad innovare la nostra cucina. Noi proviamo a fare altrettanto quando ci spostiamo. Viaggiare stimola le idee, che poi vanno interiorizzate, rielaborate. Pur restando fedele alla tradizione ho introdotto la cottura a sottovuoto, per esempio, certi vantaggi in cucina sono innegabili, vanno considerati anche dalle ‘vecchie guardie come me!” ci svela sorridendo.