In questa occasione si è fatto il punto sulle condizioni alimentari nel mondo e sui progetti migliorativi di queste condizioni. Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aprendo i lavori a New York, ha invitato il mondo a mantenere le sue promesse per un futuro migliore attraverso sistemi alimentari che funzionino per le persone, il pianeta e la prosperità al primo vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari.
“Mentre la pandemia ci ha fisicamente allontanati, i preparativi per questo vertice ci hanno riuniti. – ha affermato Guterres – Attraverso i dialoghi nazionali, i governi hanno riunito imprese, comunità e società civile per tracciare percorsi per il futuro dei sistemi alimentari in 148 paesi. Oltre 100.000 persone si sono riunite per discutere e dibattere soluzioni, molte delle quali ora vengono condivise in questo vertice”.
La situazione non è, infatti, delle più rosee: se la popolazione mondiale raggiungesse i nove miliardi entro il 2050, come previsto, la domanda di cibo aumenterebbe del 60%. La situazione non è migliore oggi: la pandemia, la povertà e l’insicurezza alimentare hanno lasciato circa un decimo della popolazione mondiale denutrita nel 2020. Si stima che circa 150 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni siano rachitici. Occorrono dunque sistemi alimentari e scelte di governo del mondo che sappiano dare risposta a questa che, per ora, chiameremo emergenza.
È indispensabile, quindi, cercare nuovi modi per collaborare e innovare insieme. Perché solo così potremmo essere in grado di raccontare la straordinaria storia della nostra specie mentre impara di nuovo a prosperare in modo sostenibile.