“Se mi chiedi cosa vedo nel futuro non ti posso dire di vedere tutto nero. Ho raggiunto un buon livello di accettazione della situazione che stiamo affrontando. Ho interiorizzato i fatti e aspetto, dandomi da fare. Prima di Marzo il mio locale offriva solo il servizio d’asporto, e non era di certo il nostro core business. Poi dalla Primavera, dopo il primo mese di chiusura totale, ci siamo attrezzati anche per il delivery. Ce ne occupiamo noi, nel senso che a rotazione i miei ragazzi consegnano il nostro cibo a casa dei nostri clienti. È un modo per garantire anche a chi lavora con me un compenso in questo periodo”.