L’Italia detiene, ancora una volta, il primato con 853 prodotti, di Paese con il maggior numero di filiere DOP IGP STG al mondo; un risultato che la colloca davanti a Francia (713), Spagna (357), Grecia (262), Portogallo (193) e Germania (142). Questi i dati 21° edizione del Rapporto ISMEA-QUALIVITA presentato a fine 2023. Ma il risultato più eclatante è che quella che ormai si può definire DOP-Economy supera, per la prima volta, i 20 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2022 (+6,4% su base annua) assicurando un contributo del 20% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano.
Perché è interessante questo dato per i ristoratori italiani?
Perché valorizzare le eccellenze italiane, distribuite in modo più o meno uniforme su tutto il territorio nazionale, diventa strategico. Spesso si guarda ai nuovi ingredienti e a materie prime esotiche senza dare il giusto spazio alle virtuose produzioni del nostro Paese, che includono prodotti dai salumi ai formaggi, dagli ortaggi all’olio extra vergine e all’aceto. Nel nostro assortimento diamo spazio a ben 55 prodotti tra Dop.
-Gorgonzola
-Monteveronese
-Grana padano (Latteria San Pietro),
-Pomodoro di San Marzano Dop
-IGP Aceto Balsamico di Modena De Nigris
-Agnello Sardo
-Mortadella, Crudo
-Finocchiona
Oltretutto, al di là del lavoro in termini di promozione territoriale, scegliendo prodotti Dop, Igp e Stg si sostengono numerose filiere del nostro Paese. Nel 2022 il comparto del cibo DOP IGP sfiora i 9 miliardi € di valore all’origine (+9% la crescita annua, +33% il trend in dieci anni) per un fatturato al consumo finale che supera i 17miliardi € (+6%). Numeri record che testimoniano l’impegno di 85.584 operatori, 550 milaoccupati, 168 Consorzi di tutela autorizzati dal Masaf e 41 Organismi di controllo. L’export del comparto raggiunge 4,6 miliardi € ( +6% su base annua e +66% sul 2012), grazie soprattutto al recupero dei mercati Extra-UE (+10%). Sono numeri importanti che danno la metrica dell’importanza dei prodotti italiani… per l’Italia e nel mondo!