Per quanto riguarda i collaboratori, i fratelli Martinelli li citano con orgoglio: “Romeo Boglioni, da sempre custode di eccellenti uve e il nostro team di tecnici, che include l’enologo Marco Zizioli e l’agronomo Marco Tonni dal prestigioso studio SATA. – elencano – Grazie alla loro competenza abbiamo potuto curare ogni singolo dettaglio con la passione che contraddistingue tutto il progetto. Una cura al dettaglio che viene portata avanti anche alle vendite da Michelle Martinelli, figlia di Fabio e rappresentante della nuova generazione”.
Il rapporto con il territorio è parte integrante o, meglio, la base stessa di tutto il lavoro nella Tenuta. La cantina è collocata ai piedi del Monte Orfano, l’unico rilievo di origine marina di età miocenica nell’area padana, situato al margine sud-occidentale della Franciacorta ed esteso nei territori dei comuni di Coccaglio, Cologne, Erbusco e Rovato. I suoi suoli calcarei, ricchi di minerali ed elementi argillosi, hanno una caratteristica colorazione rossa e regalano alle uve un grado di complessità unico.
Solo uve di propria produzione
L’azienda vinifica soltanto uve di propria produzione. Attualmente dispone di dieci ettari di terreno. Di pari passo all’ampliamento della proprietà, si punta, ovviamente, anche a un incremento della produzione. Se quella dello scorso anno, infatti, ha raggiunto le 30mila bottiglie solo di Metodo Classico Franciacorta, per i prossimi anni l’obiettivo è una costante crescita produttiva.
“Un progetto che ci sta particolarmente a cuore – sottolineano, poi, i fratelli Martinelli – è l’aggiunta del Carménère, un vitigno a bacca nera di origine bordolese. La sfida è ardua, ma è supportata da un magnifico terreno collinare rivolto interamente a sud, che siamo certi ci darà grandi soddisfazioni”.